Federica Luzzi

Nasce a Roma nel 1970. Sin dall’infanzia ha il privilegio di conoscere i maggiori esponenti internazionali della musica Jazz, e sarà proprio nel 81′, come sottolineato da Valentina Levy, l’etichetta indipendente chiamata Black Shell e prodotta da Aldo Sinesio per Anthology di Freddie Hubbard a determinare poi la combinazione ideale al suo immaginario. Interessata alla tendenza naturale di un’idea di tradursi in atto e a verificare la polisemia, inclusa l’ambivalenza che un’immagine può presentare in contesti diversi, lascia che questa abbia sempre il medesimo titolo: Shell, ciclo di opere iniziato nel ’99. Volutamente non tradotto poiché nella lingua inglese corrisponde più esaurientemente alle innumerevoli immagini associative ad esso legate: conchiglia, guscio, involucro, baccello, corazza, squama, scaglia, leggero battello, schema, schizzo di un progetto, cassa interna di feretro, scorza, carcassa, ossatura, apparenza, parvenza, proiettile, granata, cartuccia, bossolo, guardamano, strato elettronico.

Laureata in Lettere con indirizzo storico artistico si specializza in tecniche sia tradizionali che sperimentali dell’annodatura e dell’arazzo a telaio verticale in Polonia, Ungheria, Belgio, Romania; parallelamente utilizza la fotografia.

Principali mostre: Accademia d’Ungheria, Roma (Concreta Mostra Poesia, opere della collezione privata di Giuseppe Garrera); Brown Grotta Gallery, Wilton USA (Blue/Green/Color/Code/Context) 2018. LADS Gallery, Osaka, Giappone a cura di Gabriella Dalesio, Anna Imponente (Shell, mostra personale); Stanza – Ci sono cieli dappertutto, Narni (Lessness a cura di Beppe Sebaste); Brown Grotta Gallery, Wilton USA (Still Crazy After All These Years…30 years in art) 2017. New York Art on Paper Fair 2016, USA. Chicago Sofa Contemporary Art Fair 2015, USA; Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, Roma (mostra personale a cura di Vincenzo Mazzarella con testi di A. B. Oliva); Brown Grotta Gallery, Wilton USA (Influence and Evolution: Fiber Sculpture… then and now); Chiesa di Madonna del Pozzo in collaborazione con Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto (White Shell, mostra personale a cura di Studio A’87); Real Orto Botanico, Napoli (Il Sogno Verde a cura di Antonio Capaccio); Galleria Label201, Roma (Affinità Elettive, Federica Luzzi/Paolo Canevari a cura di Abbiatici­_Levy); Vetrina Brecce Arte Contemporanea (White Shell Tongue n. 3, mostra personale a cura di Antonio Capaccio). Musée Jean Lurçat and Contemporary Tapestry, Angers, France (Allers-Retours, Federica Luzzi/Jagoda Buic) 2014. Museum Alvar Aalto of Central Finland 2013;  Bibliothè Contemporary Art Gallery, Roma (tra cielo e terra. Federica Luzzi/Naoya Takahara a cura di Lori Adragna; Manuela De Leonardis); Kurogawa Inn Museum, Kyousei-no-Sato, Asakura-shi Fukuoka, Japan. Archivio Enrico Crispolti Arte Contemporanea, Roma (Red Shel, mostra personale) 2012. Central Museum of Textile,  Łódź, Poland (13th International Triennal of Tapestry) 2010. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Frascati, Italy (I ed. Ricerca Europea della Notte Scientifica a cura di Verunska Nanni) 2008; Palazzo Ducale, Gubbio (25° Biennale della Scultura di Gubbio a cura di Giorgio Bonomi); Museo MuMi, Palazzo San Domenico, Francavilla al Mare, Italy (59 ed.  a cura di Carlo Fabrizio Carli, 61 ed. Premio Michetti a cura di Maurizio Calvesi, Anna Imponente, Augusta Monferini). Galleria Civica di Arte Contemporanea, Termoli (50ed. Premio Termoli a cura di Carlo Fabrizio Carli) 2005; Convento della Maddalena, Castel di Sangro AQ (Premio Arti Visive Teofilo Patini Croce a cura di Floriano De Santi, Collezione Museo della Montagna) 2003.

Nel 2015 riceve il Premio Montrouge (Collezione Civica di Montrouge).

Nel 2016 presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” partecipa a Il gesto politico dell’arte (Federica Luzzi, Cesare Pietroiusti, Naoya Takahara a cura di Maria Giovanna Musso).

Decisive saranno le sue collaborazioni nel 2018 con Fabrizio Crisafulli, Alessandra Cristiani, Simona Lisi, Alberto Paolini, Marcello Sambati, Naoya Takahara, presso Padiglione 31, Santa Maria della Pietà, Roma (Alieni Nati); Melissa Lohman e Flavio Arcangeli, Lungotevere Castel Sant’Angelo, Roma (il fallimento non è un’opzione. Luna perduta, performance in “Transponder” a

cura di artQ13); Masaki Iwana, Andrea Polinelli, Teatro Sala Umberto, Roma (White Butò Experience n.1 a cura di Maria Pia D’Orazi, 2003; Tetsuro Fukuhara, Min Tanaka e Daisuke Yoshimoto, Ex Snia Viscosa, Roma (Suoni del corpo, Segni del cuore), 1996.