Franca Bernardi

riceve la sua educazione artistica  dai migliori artisti dell’Avanguardia Romana,  dai quali  assorbe il piacere e il senso   della “ricerca” .  Dopo la laurea in Pittura con i maestri Mario Mafai e Marcello Avenali  presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, diventa docente di Discipline Pittoriche prima all’Istituto d’Arte e poi al Liceo Artistico, quindi  titolare alla cattedra di Pittura  dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e in seguito di  Macerata, dove conclude la vivace e feconda esperienza dell’insegnamento.

 L’attività artistica è ininterrotta, con la ferma intenzione  di voler  approfondire una “ricerca” che fugge il racconto, la descrizione e acquista esperienza nella  sfida  di lavorare con diversi materiali. In questi ultimi dieci anni esplora l’uso delle materie plastiche :  plexiglas, p.v.c.  e poliestere, che offrono  nei loro assemblaggi una incredibile gamma cromatica, utilizzandoli sul tema della Trasparenza.

La prima personale, alla quale ne seguiranno altre in Italia e in Europa, è del 1981; ha  grandi tele dipinte con tempere lavabili e una collezione di collage realizzati con carte veline, che sono i primi lavori dove appare il tema del trasparente.   Nelle personali successive si troveranno coppie di legno sagomato e  dipinto e  grandi legni tamburati  dipinti con il blu oltremare e il nero  che è un tema che svilupperà anche con grandi tele.

 La prima installazione del 2012 è proprio “TRASPARENTE” : 350  scatole incolori di p.v.c. che contengono ognuna “un gesto” tracciato con alluminio e sono sistemate in una costruzione che divide obliquamente lo spazio dello Studio Arte Fuoricentro di Roma. Tra le collettive più importanti si ricordano “ANELLO”  progetto itinerante di Vetrina di Brecce svoltosi tra il Museo Comunale di  Mondovì e Vicoforte (CN),  la Galleria  Tra Le Volte di Roma e l’ Auditorio di Latina nell’ambito del Festival di Musica Contemporanea;  “IL SOGNO VERDE” nel 2013/14/15 a Villa Gregoriana -Tivoli, dove appare per la prima volta lo “sciame” in plexiglas graffiato, nel 2015 nei giardini di Rothenburg ob der Tauber in Germania e nel 2016 presso l’Orto Botanico di Napoli.

Nel 1995 in occasione  del convegno sulle “Tre Religioni Monoteiste” organizzato dall’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli,  il suo lavoro è stato selezionato nella mostra “I Tre Anella” come logo del convegno e serigrafato in 100 esemplari offerti ai partecipanti .

Nel 2002 il Kunst Museum di Hostelbroo, in Danimarca, le dedica una retrospettiva.